MARCO RAVANETTI

 

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Old Works And Some Memories.

Sono saltati fuori per caso e, nonostante uno spesso strato di polvere, mi hanno velocemente riportato indietro nel tempo e strappato un sorriso. Vecchi e in alcuni casi vecchissimi (sic!) annunci e campagne che appartengono a un modo di lavorare che probabilmente non esiste più, ma che un po’ di nostalgia la provoca ancora.

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Annunci e campagne a cui ho lavorato prima come junior, poi come senior e alla fine come direttore creativo. Annunci e campagne che a volte ho montato letteralmente a mano, con patinate, colla e taglierino, altre che invece ho impaginato quando PageMaker si doveva caricare di volta in volta dai suoi sei o sette dischetti

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Campagne in qualche caso pensate in completa solitudine altre volte invece, in lunghi e turbolenti confronti con il copy di turno che mi veniva assegnato.
Molte altre invece, pensate, costruite, raffinate con un bel gruppo di creativi di talento che in molti casi ho avuto la gran fortuna di scovare, reclutare e veder crescere con il tempo.

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Quella dell’Aeroporto di Genova invece, è stata la prima campagna per cui ho vinto un premio di una certa importanza. Peccato solo che del mio nome, nei credits dell’Art Directors Club dell’epoca, non vi sia alcuna traccia.

Era successo che il mio Direttore Creativo di allora, approfitando del mio viaggio di nozze, aveva deciso di stralciarmi dai credits della campagna. In fondo ero alle prime armi, e avrei avuto modo di rifarmi. Lui invece, come la maggior parte dei Direttori Creativi di ieri - e di oggi -, aveva un disperato bisogno di unonorificenza per tentare di mantenere in sicurezza ruolo e stipendio.

Ovviamente a nulla valsero le mie rimostranze - e lo sconforto - quando mi accorsi dello scippo. Ovviamente, nessuno si diede pena più di tanto e quindi non mi restò che fare le valige, rassegnare - al buio - le dimissioni da quella tristissima agenzia e, ovviamente, cercarmi di corsa un altro posto di lavoro.